RASSEGNA STAMPA, Totti sul CorSport:”Starò attento alle questioni societarie

Si riporta in versione integrale l’articolo di Francesco Totti, pubblicato dal Corriere dello Sport.

Domenica si è rivista la Roma giocare ai suoi livelli, contro una squadra di qualità come il Milan. Per come siamo partiti in campionato e per il distacco che abbiamo avuto dalle prime, arrivare in Europa League può essere un buon risultato, considerato che dopo Bologna-Roma all’undicesima giornata eravamo a un punto dalla retrocessione. Se invece andiamo ad analizzare la rosa dei calciatori sicuramente abbiamo deluso le aspettative. Però in queste ultime giornate di campionato abbiamo dato tutto quello che avevamo, nonostante i nostri numerosi problemi, per centrare il traguardo dell’Europa League e soprattutto abbiamo messo a tacere le malelingue che dicevano che del piazzamento Uefa non ci interessava nulla.

 

Il calcio visto quest’anno deve cambiare. C’è una mancanza totale di valori e di rispetto, soprattutto verso certe persone dall’alto profilo morale. Quello che è accaduto a Paolo Maldini domenica è la fotografia del momento generale negativo del nostro calcio. Paolo per noi calciatori di tutte le categorie è sempre stato un riferimento e un esempio da imitare. Qualsiasi cosa possa essere successa con una minoranza di tifosi, non può giustificare ciò che si è visto domenica nella giornata di saluto dal suo pubblico di un calciatore che gioca 900 partite sempre con la stessa maglia.

 

Ma Paolo deve stare tranquillo, anche se capisco la sua amarezza. Merita il plauso dell’intero calcio italiano, che va dai tifosi, ai dirigenti, ai tecnici. Sicuramente sarà difficile per chiunque eguagliare quello che ha fatto lui. Oltretutto si parla tanto di valori e a noi colleghi della Roma, che volevamo omaggiare con una maglietta celebrativa il capitano del Milan che dava l’addio, quasi ci veniva vietato per assurdi cavilli burocratici e questo non è stato messo in evidenza. Noi calciatori spesso siamo accusati di essere mercenari e privi di sentimenti e passione, ma domenica se non avessimo preso una decisione forte, ci sarebbe stata negata dalla Lega la possibilità di compiere un gesto di fair play che in altri Paesi sarebbe stato avallato facilmente.

 

Si è fiscali sul fatto che l’inizio del primo e del secondo tempo debba avvenire in simultanea su tutti i campi e poi una partita come Lazio-Reggina, che poteva avere una grande importanza per la salvezza della Reggina, è stata giocata quattro giorni prima delle altre. Sono due anni che continuo a scrivere su questa rubrica che è impossibile giocare a certi orari. E’ assurdo scendere in campo d’estate alle quindici e magari farci giocare su campi ghiacciati la sera d’inverno. Basterebbe vedere quello che avviene in altri paesi, dove d’inverno si gioca alle tredici. Cosa costa far giocare tutti alle 18 o alle 20.30 in periodi come questo? Sicuramente si migliorerebbe lo spettacolo, aumenterebbero il numero di presenze allo stadio, senza far soffrire i tifosi per le condizioni climatiche. L’unico che ha sposato la mia proposta è stato Prandelli. Non so da chi siano prese queste decisioni, ma se chiedono a noi calciatori un parere, possiamo dire come stanno le cose. Oltretutto giocando con temperature così elevate ci si disidrata facilmente, le operazioni dell’anti-doping del dopo-partita diventano difficilissime e domenica abbiamo visto Cassetti che si è sentito male per un colpo di sole.

 

Il prossimo anno dovremo ripartire di slancio con entusiasmo e passione per tornare a competere per le posizioni che meritiamo. Non voglio entrare in nessun tipo di diatriba societaria che possa riguardare il mercato o altre situazioni, ma sicuramente sarò attento a quello che accade. Anche perché il mio contratto scade esattamente tra un anno. La passione e l’attaccamento alla maglia devono essere, per chi rimane e per chi arriva, due condizioni importanti per poter affrontare la prossima stagione. Per quello che riguarda Spalletti, già mi sono espresso prima direttamente con lui e poi attraverso questa rubrica. A me piacerebbe essere allenato fino alla fine della mia carriera, spero ancora per tanti anni, da lui.

 

Io non vedo l’ora di poter svolgere una preparazione precampionato con la squadra dopo gli infortuni che ho avuto, e do un consiglio a Gattuso e Liverani, che si è operato in questi giorni. Non abbiano fretta nel recupero. Non tanto per considerazioni mediche, ma soprattutto perché saranno poche le persone che ti verranno a dire grazie se giochi non al top della condizione. La salute è troppo importante per noi calciatori e questo non va mai dimenticato. Sono curioso e soprattutto voglioso di battere domenica il record di un mito del calcio come Boniperti. Per me è un grande onore e dobbiamo cercare di tornare al vecchio calcio delle bandiere.

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